sabato 31 luglio 2010

Quattro metri di altezza
FIORI DA RECORD
gigantesche agavi attrazione
di Su Pallosu


Oltre quattro metri di fiore.Un vero e proprio record. Sono tre i fiori delle Agavi di Su Pallosu che si possono ammirare oggi sul litorale.Non proprio sulla spiaggia, in quanto si trovano nella parte di costa dove purtroppo la sabbia non esiste più, ma è stata sostituita da pietre e rocce. Per vederle si può accedere al mare dalle scalette di Vico I Tziu Triagus. Le gigantesce piante grasse costituiscono oramai una delle attrazioni di Su Pallosu.


Nome botanico: Agave americana
Famiglia: Agavaceae
Breve descrizione: L'Agave è una pianta a portamento cespuglioso, che ha chioma globosa regolare. Raggiunge altezze variabili da 2-3 fino a 5-6 m. Il fusto si presenta breve e tozzo, lignificato, a corona. Le lunghe foglie carnose sono persistenti, succulente, di forma lineare, allungate, lunghe da 60-70 fino a 150-200 cm e larghe 20-30 cm (nella parte basale) hanno apice appuntito, acuminato e pungente ed il margine spinoso, nella varietà Marginata presentano una variegatura bianco panna. I fiori sono giallo-verdastri, a perigonio campanulato tubuloso, riuniti in infiorescenze a pannocchia poste al centro delle rosette fogliari, su lunghi peduncoli o fusti eretti, alti fino a 6-8 m. Il frutto è una capsula trivalve oblunga. Alcune parti del tessuto di queste piante sono chiamate parenchima, grazie a queste strutture la pianta riesce a sopravvivere anche in caso di periodi siccitosi.
durata:18 anni all'incirca; dopo la fioritura la pianta muore
periodo di fioritura:Tra la primavera e l'estate, nei mesi di Maggio e Giugno. Spesso, dopo la fioritura, accanto ai fiori spuntano dei "bulbilli" (piccole piantine già formate) che cadranno sul suolo e daranno vita a una nuova colonia di Agavi
area di origine:Messico
clima:tropicale
Uso:Vengono utilizzate come piante ornamentali da giardino nelle zone dal clima più mite. In alcuni paesi viene mangiata ed utilizzata come medicinale.

Su un fondale di 45 metri
TROVATO UN PRESUNTO ORDIGNO BELLICO
Ordinanza della Capitaneria per vietare la navigazione

A 600 metri dalla costa di Su Pallosu su un fondale di 45 metri è stato rinvenuto un presunto ordigno bellico.Per questo la Capitaneria ha deciso di farlo brillare e ha emesso ieri un'ordinanza per interdire la navigazione in prossimità (per un raggio di 500 metri) dello stesso.




Ecco l'ordinanza integrale
Ordinanza n° 30/2010
INTERDIZIONE DELLO SPECCHIO ACQUEO ANTISTANTE LA COSTA IN LOCALITA’ “SU PALLOSU” DEL COMUNE DI SAN VERO MILIS PER OPERAZIONI DI RICERCA E RIMOZIONE DI UN PRESUNTO ORDIGNO BELLICO.
Il Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Oristano:

- VISTA la segnalazione pervenuta a questo Ufficio tramite in data 23/07/2010 circa la presenza di un presunto ordigno bellico in località “Su Pallosu” del Comune di San Vero Milis, giacente su un fondale di circa 45 mt. di profondità e a circa 600 metri dalla costa;
- VISTA l’urgenza di emanare un provvedimento finalizzato alla salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità;
- VISTO gli artt. 17, 30, 81, 1164 e 1231 del Codice della Navigazione nonché gli artt. 59 e 524 del relativo Regolamento di Esecuzione (Navigazione Marittima);
- RITENUTO necessario interdire la zona alle attività che potrebbero risultare pericolose in relazione al ritrovamento sopraccitato;
O R D I N A
Art. 1 – Interdizione delle aree
Con decorrenza immediata e fino all’inizio delle operazioni di brillamento, lo specchio acqueo antistante la zona in località “Su Pallosu” del Comune di San Vero Milis, precisamente in posizione Lat. 40°03’.45 N Long. 008°23’.50 E (punto di ritrovamento dell’ordigno), per un raggio di 500 (cinquecento) metri dallo stesso è interdetta la navigazione da parte di qualunque unità, alla pesca in qualunque forma esercitata, ad attività nautiche di qualunque natura, alle attività balneari e subacquee.

Art. 2 – Deroghe
Il divieto di cui all’art. 1 non si applica al personale ed ai mezzi della Marina Militare, del Corpo delle Capitanerie, delle Forze di polizia, tanto in mare che lungo la costa, impegnate nelle operazioni di bonifica e sgombero, nonché alle unità di soccorso che debbano accedere al sito oggetto dell’interdizione, in ragione dei rispettivi compiti d’istituto, nell’eventualità che si verifichino situazioni d’emergenza.

Art. 3 – Sanzioni
I contravventori alla presente Ordinanza saranno puniti a termine di Legge e ritenuti responsabili civilmente e penalmente dei danni arrecati alle persone o cose derivanti dal loro illecito operato, nel reato contravvenzionale di cui all’art. 1231 del Codice della Navigazione, nell’illecito amministrativo di cui all’art. 1164 del Codice della Navigazione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e fare osservare le norma della presente Ordinanza, della cui esecuzione sono incaricati gli Ufficiali e gli Agenti di P.S. e Polizia Giudiziaria.

Oristano, 30 Luglio 2010
FIRMATO
P. IL COMANDANTE
C.F.(CP) Alberto UGGA T.A.

IL COMANDANTE IN II
C.C (CP) Fernando FANARI


Da segnalare che il quotidiano L'Unione Sarda riporta oggi (vedi foto) la notizia in modo non esatto, collocando erroneamente (a differenza dell'ordinanza dell'Ufficio Circondariale marittimo) il presunto ordigno sulla spiaggia dell'isolotto Sa Tonnara.Come abbiamo letto dall'ordinanza n.30 del 2010 invece la probabile bomba si trova adagiata su un fondale di 45 metri a circa 600 metri dalla costa.Inoltre la segnalazione alla Capitaneria è di 8 giorni fa (esattamente del 23 luglio) non, come scrive il quotidiano, di ieri mattina.

venerdì 30 luglio 2010

il 5 agosto alle 19.30
ALFONSO STIGLITZ SUL
RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO
DI SU PALLOSU
Conferenza a Mandriola
sui Fenici e non solo

Si parlerà anche del deposito costiero nuragico di Su Pallosu e di una parte dei materiali qui ritrovati nella prossima conferenza dell'archeologo Alfonso Stiglitz (nella foto). Lo ha annunciato al nostro blog lo stesso professore. L'appuntamento è per giovedì 5 agosto presso la pineta di Mandriola, Marina di San Vero Milis, alle 19.30. Il titolo della conferenza è "I Fenici del golfo di Oristano". L'iniziativa fa parte del programma Altri Mari del comune di San Vero Milis, in collaborazione con la Pro Loco.

mercoledì 28 luglio 2010

Segnalazione da Piazza Sa Marigosa
IL BUS ARST FA INVERSIONE
QUASI SUL BAGNASCIUGA
e l'erosione costiera avanza


Su segnalazione dei cittadini di Piazza Sa Marigosa abbiamo realizzato il video che vedete sopra. Fara, Frau, Cappato, quasi tutti i gestori di bus fanno inversione di marcia davanti all'Hotel Su Pallosu.Anzi diciamo pure tutti, tranne uno: quello dell'Arst.Cinque sono gli arrivi (ai due permanenti si aggiungono 3 corse estive)e le partenze dell'Azienza Regionale Sarda Trasporti da Su Pallosu e per cinque volte dunque il bus va fare manovra andando a girare a pochissimi passi dal bagnasciuga. Il tutto mentre l'erosione costiera a Su Pallosu, come documentato ampiamente dai video di questo blog, avanza inesorabilmente, su tutto il litorale e anche proprio in prossimità dello spazio utilizzato dai Bus Arst per fare manovra.

Due sono i nostri suggerimenti :
1)Agli autisti dell'ARST l'invito è quello di fare semplicemente la stessa manovra dei loro colleghi di altre ditte, senza andare ad intaccare il litorale.
2)Al Comune di San Vero Milis al posizionamento sul lato di Piazza Sa Marigosa verso il mare, una staccionata (o blocchi di cemento) per impedire l'accesso a bus e auto, in maniera da lasciare una fascia di rispetto almeno cinque metri dall'acqua. Ci ascolteranno ?

martedì 27 luglio 2010

Il sito d'Interesse comunitario
PAULI SA MARIGOSA
la zona umida di Su Pallosu
tutelata dall'Unione Europea


(foto Blog Su Pallosu dal terrazzo panoramico dell' Hotel Su Pallosu)

Pauli Sa Marigosa è una piccola zona umida di Su Pallosu, inclusa nell'elenco dei SIC, siti d'interesse comunitario protetti dall Direttiva Habitat dell'Unione Europea. Si trova proprio davanti all'Hotel Su Pallosu.

(particolare della vegetazione-foto Blog Su Pallosu)
L'intera SCHEDA del SIC (Sito Interesse comunitario) (in formato pdf) con l'elenco di tutte le specie animali e vegetali presenti nella zona umida di Su Pallosu (Pauli Sa Marigosa) può essere scaricata qui:
ftp://ftp.scn.minambiente.it/Cartografie/Natura2000/schede_e_mappe/Sardegna/SIC_schede/ITB030038.pdf

L'area SIC (codice ITB030038 ) nella cartografia ufficiale, come vedete dalla carta qui sopra, delimitata dal colore Blu, oltre a Pauli Sa Marigosa, comprende anche la zona umida di Sa Salina Manna di Putzu Idu e l'intero territorio che va da Capo Mannu a Sa Mesa Longa, esclusi ovviamente i centri abitati di Mandriola e Su Pallosu.

(Fenicotteri a Pauli Sa Marigosa- Su Pallosu- foto Blog Su Pallosu)
In tutta l'area SIC è ovviamente vietata la caccia anche se purtroppo viene segnalata sporadicamente la presenza di bracconieri.

lunedì 26 luglio 2010

Dopo la nostra segnalazione
ECCO IL TRATTORE
TRITURA STERPAGLIE
La Provincia invia gli operai
a pulire la cunetta


Ore 9.30 di oggi 26 luglio 2010: è arrivato a Su Pallosu il mezzo per pulire le cunette, con tre operai. Dopo la nostra segnalazione la Provincia di Oristano, pur non essendo di sua competenza la pulizia del pezzo di strada dall'Hotel Su Pallosu sino a Punta Tonnara, non si è tirata indietro.

domenica 25 luglio 2010

Sensazionale scoperta
della Soprintendenza
SU PALLOSU DEPOSITO NURAGICO
ritrovate ceramiche
di 3.500 anni fa sotto la sabbia


Anche 3.500 anni (circa) fa a Su Pallosu c'era vita.Questa la sensazionale scopertà archeologica.Tarda età del bronzo è infatti la datazione ufficiale del deposito costiero nuragico di Su Pallosu. A fornirla è l'Università la Sapienza di Roma che in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Cagliari ha condotto due campagne di scavi nel 2006 e nel 2007. I risultati sono attualmente a disposizione di tutti on line.Poco o nulla si è parlato di queste ricerche sugli organi di stampa, tranne un servizio tg che ebbi modo di realizzare e mandare in onda sull'emittente Super Tv di Oristano dando notizie e immagini degli scavi in corso nel 2007.
Protagonista dello studio, pubblicato nel 2008 come Tesi di Laurea del Corso Triennale di Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, è stato Giandaniele Castangia (studente), sotto la guida del prof.Alessandro Vanzetti (relatore). La supervisione è stata affidata all'archeologo Alessandro Usai della Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano.
Due le ipotesi presentate sulle ceramiche ritrovate.
"Si può discutere della pertinenza delle ceramiche ad un contesto di deposito o di stipe.
Si intende in questa sede A) per deposito, una deposizione primaria di ceramiche, immediatamente connessa ai rituali espletati in un determinato ambiente o edificio; B) per stipe, una deposizione secondaria, formata cioè da elementi ceramici gettati in un contesto di discarica, sia come parte del rituale originario, sia come esito delle ripuliture dell’area sacra
"
(dalla tesi di Giandaniele Castangia)
L'intero saggio (168 pagine di testo, foto e illustrazioni) sugli scavi archeologici di Su Pallosu può essere letto interamente dai siti (esterni):

http://archaeologicaltraces.org/index.php?option=com_content&view=article&id=53:da0001&catid=36:dissertations-archive-info&Itemid=18
http://www.scribd.com/doc/25102145/DA0001-Depositi-costieri-nuragici-della-regione-del-Sinis-nella-tarda-eta-del-Bronzo-il-sito-di-Su-Pallosu-San-Vero-Milis-OR-Evidenze-per-una-i
(Le foto qui pubblicate sono tratte dai siti citati).

sabato 24 luglio 2010

Una rivalità storica
QUANDO RIOLA CEDETTE
SU PALLOSU A SAN VERO...
retroscena incredibili di tre secoli fa

Oggi San Vero Milis, un tempo Riola Sardo.La competenza amministrativa sulla marina sanverese è oggetto da tempo di una forte rivalità tra i due comuni. Sulla costa Riola ha oggi solo una piccola fetta di territorio sulle scogliere (nessuna spiaggia) di Su Tingiosu (quella intorno al Parco dei Suoni), in mezzo tra i confini di Cabras e di San Vero Milis. Tutte le altre località balneari: S'Arena Scoada, Putzu Idu, Mandriola, Sa Rocca Tunda (Su Crastu Biancu), Sa Mesa Longa, Sa Marigosa, Su Pallosu (Punta Tonnara) appartengono amministrativamente al comune di San Vero Milis. Una spazio molto stretto dunque quello rimasto ai Riolesi che ancora oggi faticano a digerire questa situazione. Forse anche perchè molti frequentatori (e pescatori) delle coste dell'attuale marina sanverese sono stati e sono più riolesi che sanveresi. E al centro di questa disputa ancora oggi è proprio Su Pallosu. Pensate che su Facebook stesso esiste un gruppo denominato "Su Pallosu Club "dove si rivendica con orgoglio la "riolesità" di Su Pallosu.


Una descrizione di questo gruppo FB -quella che potete leggere qui sopra -che non lascia adito a dubbi."Su Pallosu era nostro- dicono in sostanza i riolesi- e rimane tale, almeno negli affetti."E allora proprio perchè oggi sono residente a Su Pallosu, ma non sono nè di San Vero Milis nè di Riola con interesse pubblico quanto scoperto sempre sulla rete grazie ad un utente di youtube che così mi ha raccontato:


Da ricerche effettuate da un consigliere comunale di Riola su dei carteggi della fine del 1700, si evince che quel territorio fu sottratto ai Riolesi in seguito al verificarsi di un' evento che vado a descriverti. Nella zona di MESU 'E TURRISI morì una persona , il sindaco del comune di Riola, poichè aveva concesso il legnatico al sindaco del comune di San Vero, il quale sindaco era sposato con la sorella del sindaco di Riola, fece sbrigare le pratiche del decesso a costui.


Dunque Su Pallosu sarebbe stata ceduta da Riola a San Vero Milis sulla fine del 1700 a causa scambio di favori in famiglia.Il sindaco di Riola fa sbrigare le pratiche di un decesso avvenuto tra la Torri di Capo Mannu e Sa Mora al sindaco (suo cognato) di San Vero e in cambio del favore gli (a lui e al suo comune) regala la marina di San Vero.Un banali evento privato , uno scambio di favori in famiglia che decide le sorti amministrative di un territorio.Una storia incredibile, che mi ha ricordato molto la leggenda di Torregrande.Si dice infatti che Torregrande, un tempo appartenuta al comune di Cabras sarebbe stata ceduta ad Oristano in seguito ad una partita a carte tra amministratori nella quale quelli lagunari avrebbero avuto la peggio.
Insomma episodi questi che ci fanno ricordare che tutti confini amministrativi, siano quelli degli stati e o dei Comuni sono solo una semplice formale convenzione.Spesso le guerre, il caso, o altro, nel nostro caso la morte e una parentela, tracciano a tavolino competenze amministrative differenti da quelle di appartenza storico-geografica-territoriale.

La denuncia
LA CARREGGIATA INVASA
DA STERPARGLIE
appello al sindaco


Non è un bel biglietto da visita.Non solo perchè siamo nel pieno della stagione turistica, ma lo sarebbe in qualsiasi periodo dell'anno.La strada principale che attraversa la borgata di Su Pallosu, dopo piazza Sa Marigosa, è invasa dalle sterpaglie.Come documentano le nostre foto, in alcuni punti, le erbacce ormai secche, hanno invaso la carreggiata costringendo le macchine a invadere la corsia opposta e i pedoni a stare alla larga.



La cunetta, oltre ad essere piena di spine alte un metro e mezzo, ospita ancora i rami delle palme tagliate lo scorso anno dagli operai del comune che nessuno si è preso la briga di portare via.Nelle prime due foto in alto vedete i punti dove la strada è invasa dalle sterparglie.

Qualche anno fa l'amministrazione comunale aveva provveduto a recintare tutto il bordo strada da Sa Rocca Tunda a Su Pallosu con una palizzata in legno.Ora questa recinzione è praticamente coperta dalle sterpaglie e dalle canne. Lo scopo nobile era quello di creare uno spazio pedonabile al lato della strada che purtroppo al momento rimane non raggiunto.

Mentre scriviamo (24 luglio 2010) la situazione è esattamente come la vedete nelle foto. Facciamo dunque appello al neo sindaco di San Vero Milis affinchè intervenga al più presto. La pulizia delle cunette dovrebbe infatti essere strumento prioritario di prevenzione degli incendi, doverosa azione di pulizia contre zecche e altri animali nocivi.
Ricordiamo che pur essendo la strada provinciale, la competenza, nel tratto dall'Hotel Su Pallosu sino alla fine della strada, è del comune di San Vero Milis.

Foto d'epoca
L'ANTICA TONNARA
DI SU PALLOSU


L'isolotto di Sa Tonnara di Su Pallosu, a nord dello spiaggione di Punta Tonnara, prende nome proprio dall'attività di pesca che si svolgeva non lontano dalla costa, come si vede da questa foto d'epoca. Proprietario della Tonnara fu un genovese Plaisant, che gestiva anche analoga attività nell'isola di Carloforte. La caccia al tonno andò avanti sino agli anni 50. Le antiche case abitate dai tonnaroti (nella foto a sinistra) sono quelle che si trovano nella strada principale dopo l'Hotel Su Pallosu, sulla destra, nel vico I Tziu Triagus. Nel terreno delle stesse abitazioni era stata impiantata una vigna, successivamente sono state rilevate da Tziu Paulu Mannu di Riola Sardo.
Nell'omonimo isolotto (Sa Tonnara) possono ancora oggi ritrovarsi resti di costruzione risalenti allo stesso periodo utili all'attività della tonnara.

venerdì 23 luglio 2010

La storia, il presente e il futuro
IL BLOG DI SU PALLOSU


In questo Blog tutta la vita di una delle più piccole frazioni d'Italia: Su Pallosu. La storia (spesso sconosciuta), le notizie (note e meno note), fatti, immagini e video di quella che è la più piccola località balneare d'Italia. Otto appena, come vedete dalle cifre ufficiali qui sotto, sono (siamo ) i residenti.
Dalle attività dell'antica Tonnara (dalla quale ha preso il nome l'isolotto che vedete nella foto), ai tantissimi personaggi che l'hanno caratterizzata negli ultimi cinquant'anni. Pescatori, ma non solo, provenienti dai posti più diversi.
Ecco qualche nome indubbiamente legato alla storia di Su Pallosu: ( molti di questi purtroppo non ci sono più): Tziu Mauru, i Ponzesi (Salvatore Aniello), Moschittu, Giovannino La Murena (Artisunc), i Tra Tra, Geppetto, mio padre (Gianni Atzori), Nini Blumenthal, Tziu Bepi Pisanu, "Sciacquapizza", Tzia Maria Roccafiori, Eraldo e Anna Aru, i fratelli Carta (Gino, Ireneo e Barore), Franco Lisini, Salvatore Solinas, Efisio e Irene, Michele Carta.

Ai turisti Vip che hanno soggiornato o comunque : Stefano Benni, Davide Riondino, Beppe Grillo, Antonio Catania, Paolo Rossi, Sabina Guzzanti. E quest'ultima ha portato alla ribalta nazionale Su Pallosu per averci girato e prodotto un film: "Le ragioni dell'Aragosta". Tutte persone che hanno avuto o hanno ancora in comune l'amore per Su Pallosu.
Di loro e di tanti altri-sempre in relazione al luogo magico di Su Pallosu- parleremo in questo blog.