Di Gilberto Linzas e Andrea Atzori
Su Pallosu non lascia certo indifferente chi, consapevolmente o per caso, vi giunge.
Il piccolo borgo marino che sembra immerso in un’altra dimensione, ha affascinato e “stregato” molti artisti e personaggi della cultura che ormai da parecchi anni lo frequentano con regolarità, traendone ispirazione.
Il piccolo borgo marino che sembra immerso in un’altra dimensione, ha affascinato e “stregato” molti artisti e personaggi della cultura che ormai da parecchi anni lo frequentano con regolarità, traendone ispirazione.
Anche Sabina Guzzanti, graffiante e impegnata attrice-regista-imitatrice, (Biografia su http://www.sabinaguzzanti.it/biografia/ ) nei primi anni 2000, ha avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare Su Pallosu (“un posto che sta alla fine del mondo, dopo c’è il nulla”, dirà) e alcuni suoi personaggi “storici”, come Geppetto il corallaro, uomo saggio e grande affabulatore (del quale abbiamo parlato su questo Blog). Un legame nato grazie all'amico, Stefano Benni (in basso nella foto proprio a Su Pallosu) lo scrittore che qui ha trascorso lunghi periodi d'ispirazione e vacanza.
E proprio qui la Guzzanti -conosciutissima (fra l'altro) per le sue formidabili e riuscite imitazioni di Berlusconi e D'Alema-, nella casa e nell’officina di Geppetto, ha deciso di ambientare il suo film “Le ragioni dell’aragosta”, il cui titolo iniziale avrebbe dovuto contenere – così pare - il nome di “Su Pallosu”.
Le riprese del film sono iniziate pochi mesi dopo la scomparsa di Geppetto (ndr corallaro e uno dei personaggi storici di Su Pallosu), avvenuta a marzo del 2006. Dopo alcuni sopralluoghi effettuati a settembre (direttamente da Sabina Guzzanti accompagnata da pochi collaboratori), la troupe e il cast sono arrivati ai primi di ottobre occupando parecchie stanze dell’hotel e alcune case private prese in affitto.
(Scatto realizzato presso l'Officina di Geppetto a Su Pallosu)
Si è creato subito un clima da “rimpatriata” tra vecchi amici, ossia buona parte dei componenti del gruppo di “Avanzi”, il programma satirico cult televisivo degli anni 90’: Pier Francesco Loche, Antonello Fassari, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Stefano Masciarelli.
(Foto tratte dal blog di Sabina Guzzanti nel 2007.)
Il film è una sorta di documentario-reality - falso, ma anche vero - divertente e a tratti commovente per la sincerità dei protagonisti che mostrano le proprie fragilità; un film che racconta l’Italia di oggi. E’ la storia del gruppo di “Avanzi” che si ritrova dopo quindici anni a Su Pallosu, luogo isolato e “fuori dal mondo”, dove si è rifugiato in esilio Pier Francesco Loche. Qui decidono di mettere su uno spettacolo a sostegno dei pescatori di aragoste e tra loro c'è anche Gianni Usai, ex operaio alla Fiat ed ex sindacalista la cui presenza genera un entusiasmo; i dubbi e le incertezze, tuttavia, sembrano pian piano prendere il sopravvento prima dello spettacolo, finché non saliranno sul palcoscenico.
Hanno partecipato al film, oltre che Gianni Usai, diversi pescatori facenti parte della “Cooperativa Pescatori Su Pallosu” (tra questi Mario Fanari) che intervengono soprattutto nelle riprese iniziali intervistati sui problemi della pesca.
Durante la permanenza a Su Pallosu l’hotel e la casa di Geppetto sono stati i punti di riferimento degli attori e della troupe, con grandi cene conviviali piacevoli e divertenti, dove non mancava mai la vernaccia e il “filu ferru” forniti generosamente dagli amici sardi.
Le riprese sono durate poco meno di un mese (sono terminate il 30 ottobre 2006).
Il film è stato presentato alla Mostra di Venezia 2007 alle “Giornate degli autori” riscuotendo un indiscutibile successo di critica e di pubblico.
Si è creato subito un clima da “rimpatriata” tra vecchi amici, ossia buona parte dei componenti del gruppo di “Avanzi”, il programma satirico cult televisivo degli anni 90’: Pier Francesco Loche, Antonello Fassari, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Stefano Masciarelli.
(Foto tratte dal blog di Sabina Guzzanti nel 2007.)
Il film è una sorta di documentario-reality - falso, ma anche vero - divertente e a tratti commovente per la sincerità dei protagonisti che mostrano le proprie fragilità; un film che racconta l’Italia di oggi. E’ la storia del gruppo di “Avanzi” che si ritrova dopo quindici anni a Su Pallosu, luogo isolato e “fuori dal mondo”, dove si è rifugiato in esilio Pier Francesco Loche. Qui decidono di mettere su uno spettacolo a sostegno dei pescatori di aragoste e tra loro c'è anche Gianni Usai, ex operaio alla Fiat ed ex sindacalista la cui presenza genera un entusiasmo; i dubbi e le incertezze, tuttavia, sembrano pian piano prendere il sopravvento prima dello spettacolo, finché non saliranno sul palcoscenico.
Hanno partecipato al film, oltre che Gianni Usai, diversi pescatori facenti parte della “Cooperativa Pescatori Su Pallosu” (tra questi Mario Fanari) che intervengono soprattutto nelle riprese iniziali intervistati sui problemi della pesca.
Durante la permanenza a Su Pallosu l’hotel e la casa di Geppetto sono stati i punti di riferimento degli attori e della troupe, con grandi cene conviviali piacevoli e divertenti, dove non mancava mai la vernaccia e il “filu ferru” forniti generosamente dagli amici sardi.
Le riprese sono durate poco meno di un mese (sono terminate il 30 ottobre 2006).
Il film è stato presentato alla Mostra di Venezia 2007 alle “Giornate degli autori” riscuotendo un indiscutibile successo di critica e di pubblico.
(Il trailer del film girato a Su Pallosu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, 30 agosto-8 settembre 2007).)
Un aneddoto divertente è stato raccontato da Pier Francesco Loche (nella foto qui sopra all'Hotel Su Pallosu) sull’Unione Sarda:
«Dovevo girare una scena breve, pochi secondi, estirpare dalla strada sterpaglie. La macchina da presa era lontana, io non ho sentito lo stop, e imperterrito ho continuato a tirar via erbacce. Gli altri parlavano, preparavano altre scene, nessuno mi diceva niente e io per alcuni minuti ho proseguito diligente chiedendomi ma che razza di sequenza sarà? Credo di aver disboscato mezzo Sinis: mi chiederanno i danni?».
Un aneddoto divertente è stato raccontato da Pier Francesco Loche (nella foto qui sopra all'Hotel Su Pallosu) sull’Unione Sarda:
«Dovevo girare una scena breve, pochi secondi, estirpare dalla strada sterpaglie. La macchina da presa era lontana, io non ho sentito lo stop, e imperterrito ho continuato a tirar via erbacce. Gli altri parlavano, preparavano altre scene, nessuno mi diceva niente e io per alcuni minuti ho proseguito diligente chiedendomi ma che razza di sequenza sarà? Credo di aver disboscato mezzo Sinis: mi chiederanno i danni?».
La scelta di utilizzare Su Pallosu come “location” per girare un film non è stata la prima volta in assoluto.Come abbiamo già visto in questo blog
http://supallosu.blogspot.com/2010/10/esclusivo-la-storia-del-borgo-marino-il.html Su Pallosu era infatti già stato set per un film, nel lontano 1967 (quella volta si trattava di un western). Ciò dimostra come evidentemente il piccolo borgo marino ed il Sinis in genere abbiano tutte le carte in regola per divenire uno straordinario set a cielo aperto ed attrarre nuove produzioni cinematografiche; il film “Le ragioni dell’aragosta” è stata senza dubbio un’importantissima occasione di promozione turistica.Occasione che non è stata colta e sfruttata adeguatamente dalle amministrazioni locali come veicolo di promozione del territorio.
(Le Foto qui pubblicate sono state scattate tutte a Su Pallosu presso l'Hotel, la casa e l'officina di Geppetto nelle pause della realizzazione della pellicola).
(Le Foto qui pubblicate sono state scattate tutte a Su Pallosu presso l'Hotel, la casa e l'officina di Geppetto nelle pause della realizzazione della pellicola).
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