sabato 24 luglio 2010

Una rivalità storica
QUANDO RIOLA CEDETTE
SU PALLOSU A SAN VERO...
retroscena incredibili di tre secoli fa

Oggi San Vero Milis, un tempo Riola Sardo.La competenza amministrativa sulla marina sanverese è oggetto da tempo di una forte rivalità tra i due comuni. Sulla costa Riola ha oggi solo una piccola fetta di territorio sulle scogliere (nessuna spiaggia) di Su Tingiosu (quella intorno al Parco dei Suoni), in mezzo tra i confini di Cabras e di San Vero Milis. Tutte le altre località balneari: S'Arena Scoada, Putzu Idu, Mandriola, Sa Rocca Tunda (Su Crastu Biancu), Sa Mesa Longa, Sa Marigosa, Su Pallosu (Punta Tonnara) appartengono amministrativamente al comune di San Vero Milis. Una spazio molto stretto dunque quello rimasto ai Riolesi che ancora oggi faticano a digerire questa situazione. Forse anche perchè molti frequentatori (e pescatori) delle coste dell'attuale marina sanverese sono stati e sono più riolesi che sanveresi. E al centro di questa disputa ancora oggi è proprio Su Pallosu. Pensate che su Facebook stesso esiste un gruppo denominato "Su Pallosu Club "dove si rivendica con orgoglio la "riolesità" di Su Pallosu.


Una descrizione di questo gruppo FB -quella che potete leggere qui sopra -che non lascia adito a dubbi."Su Pallosu era nostro- dicono in sostanza i riolesi- e rimane tale, almeno negli affetti."E allora proprio perchè oggi sono residente a Su Pallosu, ma non sono nè di San Vero Milis nè di Riola con interesse pubblico quanto scoperto sempre sulla rete grazie ad un utente di youtube che così mi ha raccontato:


Da ricerche effettuate da un consigliere comunale di Riola su dei carteggi della fine del 1700, si evince che quel territorio fu sottratto ai Riolesi in seguito al verificarsi di un' evento che vado a descriverti. Nella zona di MESU 'E TURRISI morì una persona , il sindaco del comune di Riola, poichè aveva concesso il legnatico al sindaco del comune di San Vero, il quale sindaco era sposato con la sorella del sindaco di Riola, fece sbrigare le pratiche del decesso a costui.


Dunque Su Pallosu sarebbe stata ceduta da Riola a San Vero Milis sulla fine del 1700 a causa scambio di favori in famiglia.Il sindaco di Riola fa sbrigare le pratiche di un decesso avvenuto tra la Torri di Capo Mannu e Sa Mora al sindaco (suo cognato) di San Vero e in cambio del favore gli (a lui e al suo comune) regala la marina di San Vero.Un banali evento privato , uno scambio di favori in famiglia che decide le sorti amministrative di un territorio.Una storia incredibile, che mi ha ricordato molto la leggenda di Torregrande.Si dice infatti che Torregrande, un tempo appartenuta al comune di Cabras sarebbe stata ceduta ad Oristano in seguito ad una partita a carte tra amministratori nella quale quelli lagunari avrebbero avuto la peggio.
Insomma episodi questi che ci fanno ricordare che tutti confini amministrativi, siano quelli degli stati e o dei Comuni sono solo una semplice formale convenzione.Spesso le guerre, il caso, o altro, nel nostro caso la morte e una parentela, tracciano a tavolino competenze amministrative differenti da quelle di appartenza storico-geografica-territoriale.

2 commenti:

  1. Ho dei dubbi storici al riguardo. L'attuale marina di San Vero a partire dall'istituzione dei Giudicati, ha sempre fatto parte, assieme al paese di San Vero Milis appunto, della Curatoria del Campidano di Milis e non della Curatoria del Campidano Maggiore, alla quale apparteneva Riola. Il Sinis settentrionale appartiene a San Vero perché le terre degli antichi paesi abbandonati (come Spinarba, presso l'attuale Sa Rocca Tunda) venivano accorpati ai paesi più grandi della Curatoria di appartenenza.
    Antonio Casu

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    1. Non sono d'accordo! Come la mettiamo per quanto riguarda il salto dei confini? Riola sin dal periodo dei marchesi sfruttava quei territori a mare. La zona di mes'e Turrisi , dove sovente pascolavano le mandrie dei bovini di Riola venne denominata Mandriola, ossia mandrie di Riola.

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