domenica 6 febbraio 2011

Lo scandalo/
Come sperperare il denaro pubblico
a due passi da Su Pallosu
IL CAMPEGGIO FANTASMA
a Sa Mesa Longa:
monumento allo spreco



Di Gilberto Linzas e Andrea Atzori

Nelle intenzioni, doveva essere uno dei punti di forza dello sviluppo turistico della marina Sanverese, oggi rappresenta l'ennesimo monumento allo spreco realizzato dalla nostra classe politica (che tanto vaneggia sulla risorsa turismo). Sono state realizzate diverse costruzioni, con tanto di impianti di scarico predisposti, tombini, docce ecc.-realizzate interamente con soldi pubblici- che avrebbero dovuto ospitare la struttura di un campeggio- oggi sono solo casupole fatiscenti, completamente abbandonate e lasciate al degrado più completo.Al loro interno (come vedete dal nostro video qui in alto): reti, materassi marci, blocchi divelti e sporcizia ovunque.
A quasi trent’anni di distanza dall’inizio dei lavori, il campeggio comunale di Sa Mesa Longa- una delle località balneari più belle e attraenti dell’oristanese (letteralmente a due passi dalla nostra Su Pallosu )– è soltanto l’ennesima incompiuta; il classico esempio di come una valida iniziativa possa trasformarsi in uno spreco di risorse pubbliche, senza alcun risultato in positivo.
La progettazione e la realizzazione delle strutture hanno avuto inizio nel lontano 1982.
Per alcuni anni l’area del campeggio ha ospitato la colonia estiva dei “Centri Rousseau”, accogliendo durante i mesi estivi numerosi gruppi di ragazzi provenienti principalmente dalla Lombardia, entusiasti di quest’angolo di paradiso, con la lunghissima spiaggia di Sa Mesa Longa che termina la dove inizia il maestoso promontorio di Capo Mannu e lo straordinario mare dall’acqua cristallina.

Ripercorriamo brevemente le vicende legate alla costruzione del campeggio che sono state lunghe e travagliate. Il primo stop ai lavori si ebbe immediatamente dopo l’affidamento all’impresa, già nel 1984, a causa dell’insorgere di una controversia tra il progettista, il direttore lavori e la ditta appaltatrice; la vertenza si chiuse con l’annullamento del contratto e la condanna del Comune al pagamento di una cifra consistente (634 milioni di lire). In seguito, un’inchiesta della magistratura contabile coinvolse quindici ex amministratori e continuò fino al duemila, chiudendosi con la loro assoluzione (il comportamento degli amministratori è stato ritenuto “non viziato da colpa grave”).
Nel 1999 l’Amministrazione Comunale ha nuovamente tentato di far ripartire il progetto, inserendolo nel “Piano d’Area del Sinis” e raggiungendo l’accordo con una società privata per il completamento e la gestione del campeggio; il progetto prevedeva la realizzazione di una trentina di bungalow, un ristorante e servizi vari, per una cifra complessiva di circa cinque miliardi di lire; apertura prevista per il 2001.
I lavori vennero regolarmente avviati e, oltre alla recinzione dell’intera area- oggi completamente divelta, come vedete nelle nostre immagini- (circa cinque ettari), furono realizzate alcune strutture; i lavori, tuttavia, vennero successivamente sospesi e non ripresero più, forse per la mancanza di risorse finanziarie o per problemi con la società incaricata.
Ormai da parecchi anni del campeggio di Sa Mesa Longa non si parla più; oggi rimangono soltanto gli scheletri delle poche strutture realizzate (probabilmente irrecuperabili), circondati da erbacce, sterpi e dalla folta vegetazione della macchia che ha ripreso il sopravvento.
Chiunque arrivi a Sa Mesa Longa, non può non notare questo monumento allo spreco e riflettere amaramente sulle occasioni perdute.
Si deve rilevare, peraltro, che negli ultimi anni sono stati compiuti degli sforzi da parte dell’Amministrazione per creare alcuni servizi e attrezzare la spiaggia. In particolare la realizzazione delle aree dei parcheggi (parcheggi auto e camper) e la predisposizione delle pedane per arrivare in spiaggia; pedane che purtroppo proprio in queste ultime settimane sono state fatte oggetto di vandalismo (alcuni pezzi sono stati divelti e lasciati abbandonati in spiaggia).
Auspichiamo che questo post possa sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti competenti sulla necessità di una maggiore attenzione sull’utilizzo delle risorse pubbliche, nonché nella cura e manutenzione delle strutture della marina, anche durante il periodo invernale.

1 commento:

  1. ... e ricominciare dai Centri Rousseau ?
    davide
    (ci sono stato 7 bellissime estati)

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