C’è più tempo per pescare il corallo sardo. Su proposta dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ieri la Giunta regionale ha approvato la delibera che consente una proroga al calendario inizialmente fissato. L’attività dei corallari potrà continuare da oggi, 29 ottobre, fino al prossimo 15 novembre (prima il termine era stato fissato per il 15 ottobre). “Una decisione – spiega l’assessore Prato – adottata per venire incontro alle esigenze degli operatori che quest’anno hanno dovuto fare i conti con il maltempo. Si tratta di un provvedimento che comunque è in linea con il prelievo sostenibile della risorsa-SECONDO IL COMUNICATO EMESSO DALL'UFFICIO STAMPA DELLA GIUNTA REGIONALE-, come già emerso anche di recente durante il meeting internazionale di Alghero”.
Secondo i dati meteo-marini forniti dall’agenzia Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna) e dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), tra il 1° maggio e il 15 settembre, le intense mareggiate che hanno interessato in particolare la costa nord-occidentale dell’Isola hanno precluso l’attività di pesca per circa due settimane.
La proroga della pesca è una misura per la quale la Giunta ha valutato la compatibilità con gli obiettivi di sostenibilità del prelievo del corallo ed è in linea con il modello gestionale della pesca del corallo adottato dalla Regione Sardegna che, come ribadito anche a settembre ad Alghero durante il seminario internazionale della Commissione generale della pesca per il Mediterraneo (organismo che fa capo alla Fao dell’Onu), è ritenuto un punto di riferimento a livello mediterraneo. (dc/l.al.)
Informazioni sulla pesca del corallo
- Nella stagione 2009 in Sardegna sono stati pescati circa 2.000 kg di corallo.
- Il titolare dell’autorizzazione regionale può pescare giornalmente una quantità di corallo non superiore a 2,5 kg, la cui taglia minima deve avere il diametro basale di 10 mm, con una tolleranza massima del 20% (diametro ricompreso tra 8 e 10 mm.) nel raccolto giornaliero.
- La pesca può essere esercitata in tutte le acque territoriali della Sardegna a profondità non inferiori a 80 metri.
- Ciascuna imbarcazione di appoggio può essere utilizzata al massimo da due corallari, compreso il corallaro imbarcato per ragioni di sicurezza.
- Nella stagione 2010 sono state 22 le autorizzazioni rilasciate (sulle 30 massime stabilite).
La proroga della pesca è una misura per la quale la Giunta ha valutato la compatibilità con gli obiettivi di sostenibilità del prelievo del corallo ed è in linea con il modello gestionale della pesca del corallo adottato dalla Regione Sardegna che, come ribadito anche a settembre ad Alghero durante il seminario internazionale della Commissione generale della pesca per il Mediterraneo (organismo che fa capo alla Fao dell’Onu), è ritenuto un punto di riferimento a livello mediterraneo. (dc/l.al.)
Informazioni sulla pesca del corallo
- Nella stagione 2009 in Sardegna sono stati pescati circa 2.000 kg di corallo.
- Il titolare dell’autorizzazione regionale può pescare giornalmente una quantità di corallo non superiore a 2,5 kg, la cui taglia minima deve avere il diametro basale di 10 mm, con una tolleranza massima del 20% (diametro ricompreso tra 8 e 10 mm.) nel raccolto giornaliero.
- La pesca può essere esercitata in tutte le acque territoriali della Sardegna a profondità non inferiori a 80 metri.
- Ciascuna imbarcazione di appoggio può essere utilizzata al massimo da due corallari, compreso il corallaro imbarcato per ragioni di sicurezza.
- Nella stagione 2010 sono state 22 le autorizzazioni rilasciate (sulle 30 massime stabilite).
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