lunedì 7 febbraio 2011

Scandalo Sa Mesa Longa
SU SKY TG 24 LA NOSTRA SEGNALAZIONE
lo spreco di fondi pubblici
per il campeggio mai aperto,
vergogna nazionale

Il video realizzato dal nostro Blog sullo scandalo del campeggio di Sa Mesa Longa (a due passi dalla nostra Su Pallosu) è finito al telegiornale di Sky Tg 24(visibile via satellite in tutta Europa).Le nostre immagini- accompagnate dalla nostra denuncia politica- sono state trasmesse questo pomeriggio alle 17.45 nell'edizione condotta da Sarah Varetto, esperta economista di Sky.Il post di denuncia dello scandalo evidenziato da questo blog lo trovate qua sotto a firma di Gilberto Linzas e Andrea Atzori.La nostra registrazione dal tg- che potete vedere qui sopra - è stata realizzata in condizioni di fortuna e purtoppo non è di buona qualità, di questo ce ne scusiamo con i nostri lettori.



Grande spazio alla nostra segnalazione oggi anche su L'Unione Sarda nell'articolo di Valeria Pinna.Ecco il testo integrale dell'articolo odierno del quotidiano cagliaritano, che ha riportato in toto quanto scritto ieri nel nostro post http://supallosu.blogspot.com/2011/02/come-si-spreca-il-denaro-pubblico-due.html a quattro mani (Gilberto Linzas e Andrea Atzori).
Titolo:CAMPING COMUNALE, ECOMOSTRO SUL LIDO
Le costruzioni vennero realizzate nei primi anni Ottanta. Dopo una controversia con la ditta, non sono mai state completate.
I turisti non mai arrivati. Quello che doveva essere un moderno camping è l'ennesimo monumento al degrado, realizzato con soldi pubblici. «Uno scempio che rovina la nostra spiaggia» si indignano i cittadini di San Vero Milis. E chiedono il riscatto per il campeggio comunale “mai nato” a Sa Mesa Longa. L'amministrazione ci prova e gioca la carta del concorso d'idee per valorizzarlo.
LA STORIA Ai piedi di Capo Mannu, tra i cespugli di macchia mediterranea spuntano case in mattoni rossi a vista: completamente abbandonate a se stesse. Le costruzioni furono realizzate nei primi anni Ottanta, si trattava di una vera scommessa per gli amministratori di allora. Erano stati predisposti anche gli impianti di scarico, i tombini e le docce. Per alcuni anni l'area del campeggio aveva ospitato la colonia estiva dei “Centri Rousseau”, accogliendo d'estate numerosi gruppi di ragazzi. Poi lo stop ai lavori. Due anni dopo l'affidamento dell'opera all'impresa, nel 1984, una controversia tra il progettista, il direttore dei lavori e la ditta bloccò il cantiere. Alla fine contratto annullato e Comune condannato al pagamento di una penale di circa 300 mila euro. L'inchiesta della magistratura contabile finì, invece, con l'assoluzione di quindici ex amministratori.
I PROBLEMI Vicenda giudiziaria chiusa, ma non i problemi. Restano infatti costruzioni abbandonate in uno dei tratti di costa più suggestivi dell'Oristanese. All'interno di quegli edifici ci sono rifiuti di ogni genere, vecchi materassi e tutt'intorno un tappeto di sterpaglie. A poco è servito anche il tentativo dell'amministrazione, circa dieci anni fa, di far ripartire il progetto inserendolo nel “Piano d'Area del Sinis”. Raggiunto l'accordo con una società privata, il nuovo progetto prevedeva la realizzazione di una trentina di bungalow, un ristorante e servizi vari. I lavori vennero avviati ma poi sospesi, forse per la mancanza di risorse finanziarie.
IL FUTURO Negli ultimi anni l'amministrazione ha creato alcuni servizi, aree parcheggio e passerelle in legno per arrivare in spiaggia. E ora si pensa al campeggio. «In tanti ci chiedono quale sarà il futuro di questa struttura - ha commentato il sindaco Adelia Murru - Noi non ce ne siamo dimenticati, l'opera è inserita nel piano di valorizzazione dei beni del Comune». L'obiettivo è riuscire a utilizzare finalmente il camping, una struttura ricettiva importante per lo sviluppo della zona. «Una volta approvato il bilancio, bandiremo un concorso d'idee per capire quale potrà essere il miglior utilizzo, nel rispetto delle norme ambientali».
VALERIA PINNA
(dall'Unione Sarda di oggi).



Anche La Nuova Sardegna di sabato 12 febbraio 2011 ha ripreso la nostra segnalazione nell'articolo che vedete sopra firmato da Claudio Zoccheddu.

1 commento:

  1. SAREBBE BELLISSIMO FARE IN MODO CHE UNA STRUTTURA DEL GENERE POSSA ANDARE AVANTI..E FARLA SEGUIRE A CHI VERAMENTE AMA IL MARE CON TUTTA L'ANIMA...IO DIPENDENTE PUBBLICA RINUNCEREI SUBITO AL MIO LAVORO PER SEGUIRE E DARE VITA A UN CAMPEGGIO COSI' BELLO...AMO CAPO MANNU E TUTTA LA ZONA..IL MIO PAPA' HA VISSUTO TANTI ANNI NELLA CASA SU DOVE C'E LA TORRE...MIO NONNO ERA NELLA MARINA E ALLORA LI' ATTRACCAVANO LE NAVI..CI VADO D'ESTATE E D'INVERNO..SAREBBE LA MIA VITA SEGUIRE CON PASSIONE E SERIETA' UNA COSA DEL GENERE...

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