
Luogo Storico della Sardegna.La più piccola località balneare d'Italia, dove passato, presente si mischiano e possono dar luogo ad incredibile futuro.
mercoledì 29 dicembre 2010
domenica 2 gennaio
RACCOLTA FIRME PER SU PALLOSU PATRIMONIO UMANITA'
prima iniziativa pubblica

domenica 19 dicembre 2010
La promozione del borgo su Tv, radio e giornali
SU PALLOSU AL CENTRO
DEI MEDIA
i servizi di Canale Italia, Sardegna 1, Nuova Sardegna
Dopo il servizio del Tg 5 (Mediaset del 9 novembre scorso) è la volta di Canale Italia : servizio Tg del 18 dicembre 2010.
Ecco il servizio del Tg di Sardegna 1 Tv andato in il 9 dicembre 2010 interamente dedicato alla colonia felina di Su Pallosu (unica al mondo dove i gatti scendono in spiaggia). La troupe di Sardegna- che si è recata direttamente a Su Pallosu- 1 era composta da Massimo Miscali operatore e Alessandro Pinna giornalista.
Questo l'appello andato in onda sul network nazionale Radio Capital con l'appello del conduttore Fabio Arboit a sottoscrivere la Petizione on line PER SU PALLOSU PATRIMONIO DELL'UMANITA' UNESCO:

martedì 30 novembre 2010
Colonia felina ancora
alla ribalta internazionale
NASCE A SU PALLOSU
IL "CATSWATCHING"
ovvero la caccia fotografica ai gatti
Il servizio di Cats-Watching di Su Pallosu, unico al mondo, fra gli altri è già segnalato on line su:
Bed and Brekfast
http://www.bed-and-breakfast.it/evento.cfm?idevents=127104&idregione=14
Fotografieitalie
http://www.fotografieitalia.it/evento_fotografico.cfm?id=127104
mercoledì 17 novembre 2010
Immagini esclusive
GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
DI SU PALLOSU
la spiaggia dei gatti sito nuragico:
firma anche l'archeologo Castangia
In questo video esclusivo le immagini del saggio di scavo archeologico-geologico condotto dalla Soprintendenza Archeologica (nel 2007) sulla spiaggia di Su Pallosu.Esattamente negli stessi spazi -come si vede dalla nostra clip-dove oggi staziona la colonia felina ormai famosa in tutta Europa.Una duplice straordinarietà dunque: sia per la presenza della colonia dei gatti sulla spiaggia (una unicità assoluta al mondo), a pelo d'acqua, sia per l'esistenza di un noto e studiato sito appartenente alla Civiltà Nuragica, che si presume venisse utilizzato come area di culto.Questa doppia ragione è uno dei forti motivi per i quali si chiede l'inserimento della colonia felina di Su Pallosu nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell' UNESCO.
Prosegue a ritmo intenso di adesioni la petizione on line PER SU PALLOSU PATRIMONIO UNESCO.Tra le autorevoli firme che meritano di essere segnalate anche quella di Giandaniele Castangia (Nella foto in alto), autore proprio del saggio di scavo archeologio (Laureato in Scienze Archeologiche) e oggi ricercatore in Archeologia Preistorica, presso l'Università La Sapienzadi Roma, dal ricco CV http://uniroma.academia.edu/GiandanieleCastangia/CurriculumVitae

Hanno firmato anche, fra gli altri l'ex sindaco di Ghilarza Tomaso Sanna, il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, la telegiornalista inviata di guerra Mimosa Martini (Tg5).Ha annunciato il suo sostegno con apposite iniziative anche Roberto Copparoni presidente dell'Associazione Amici di Sardegna.Ovviamente la petizione è assolutamente aperta all'adesione di tutti privati cittadini, associazioni, enti ecc.Non ci sono preclusioni per nessuna appartenenza politica. La sua forza è data dalla trasversalità che è necessaria affinchè la proposta venga presa in considerazione.
Si ringrazia la Soprintendenza per l'autorizzazione alla diffusione delle immagini dello scavo.
Fonti:
http://archaeologicaltraces.org/index.php?option=com_content&view=article&id=53:da0001&catid=36:dissertations-archive-info&Itemid=18lunedì 15 novembre 2010
La nostra borgata sui media
PER SU PALLOSU PATRIMONIO
DELL' UMANITA'
dai quotidiani L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna

Da La Nuova Sardegna del 14 novembre 2010. Per leggere tutto il testo cliccare sopra l'articolo e usare lo zoom.

Per leggere il testo degli articoli cliccare sopra e usare lo zoom.
sabato 13 novembre 2010
Comunicato Stampa
APPELLO A COMUNE, PROVINCIA
E REGIONE
Per inserimento di Su Pallosu
nella lista UNESCO
E’ partita una raccolta di firme per l’inserimento della Colonia Felina di Su Pallosu nella lista del Patrimonio dell’Umanità redatta dall’UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura .

Questo il testo:
Alla Segreteria Gruppo di Lavoro interministeriale permanente per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
-Al Ministro dei Beni Culturali-Al Ministro dell'Ambiente.
-Al Ministro del Turismo
-Alla Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano
-Al Presidente della Giunta Regionale Sardegna
-Agli Assessori Regionali Sardegna Beni Culturali-Ambiente e Turismo
-Al Presidente della Provincia di Oristano
-Al Sindaco di San Vero Milis
Chiunque può firmare questo appello on line al sito
Ma ci rivolgiamo pubblicamente direttamente a tutti gli enti ed associazioni:
Affinchè questa proposta venga presa in considerazione al Ministero dei Beni Culturali è necessario infatti il loro concreto appoggio.Occorre un sostegno unitario e trasversale affinchè possa essere attivato il percorso ufficiale che arrivi ad ottenere il prestigioso riconoscimento. Si tratta di una grande occasione di promozione e valorizzazione del nostro territorio che non può essere persa. La colonia felina di Su Pallosu, l’unica al mondo dove i gatti scendono in spiaggia, sul sito archeologico omonimo, è una grande risorsa per la provincia di Oristano e la Sardegna tutta. Occorre un valorizzarla e salvaguardarla.
Interesse crescente dei media internazionali – nazionali e non solo
La colonia felina dei gatti sardi che scendono in spiaggia continua ad interessare anche i media nazionali e internazionali. Fra gli altri un grande articolo è comparso sul quotidiano svizzero Il Corriere del Ticino (edizione cartacea http://gattisupallosu.blogspot.com/2010/11/su-pallosu-sui-media-loro-gatti-di-mare.html ed edizione on line http://plus.cdt.ch/la-fattoria-degli-animali/amici-pelosetti/33745/i-gatti-di-mare-di-su-pallosu.html ) sull'edizione on line del Corriere della Sera (edizione veneto) http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it/articoli/2010/10/la_spiaggia_dei_gatti.html
e un grande servizio è andato in onda sul TG 5 Mediaset. http://www.youtube.com/watch?v=pKHfm6fj7oA
Alla pagina Facebook Amici dei Gatti di Su Pallosu si sono iscritte più di 1.500 persone.
Aggiornamento sterilizzazioni
Grazie alle donazioni degli amanti dei gatti raccolte dagli Amici dei Gatti di Su Pallosu, arrivate da tutta Europa, si è riusciti a sterilizzare 10 gatte adulte.
Rimangono ancora 4 gatte per completare l’operazione. Attraverso un’offerta è possibile dara una concreta mano alla Colonia Felina, e ricevere il pacco “Natale Gattoso” completo di 4 gadget: calendario da tavolo, decorazioni natalizie, dvd con foto e filmati esclusivi e maglietta “griffata” gatti Su Pallosu.
Su Pallosu 13 novembre 2010
Andrea Atzori
Amici dei Gatti di Su Pallosu
(Gruppo Facebook)
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=164129923604394
Blog Ufficiale I GATTI DI SU PALLOSU
http://gattisupallosu.blogspot.com/
Blog Su Pallosu
http://supallosu.blogspot.com/
martedì 9 novembre 2010
Al via la campagna donazioni
"NATALE GATTOSO"
anche il TG 5 per salvare
la colonia felina di Su Pallosu
Il servizio in onda oggi (edizione delle 8 del mattino) sul TG5 (Mediaset ) firmato da Maria Luisa Cocozza.Dopo il Tg di Studio Aperto, Italia Uno, Radio Capital, Il Corriere della Sera, in Italia; il giornale svizzero IL CORRIERE DEL TICINO all' l'estero, non accenna a diminuire l'interesse per questa straordinaria colonia felina.
sabato 6 novembre 2010
Per difendere e valorizzare la colonia
SU PALLOSU PATRIMONIO
DELL'UMANITA'
lanciata la proposta per l'inserimento
nella lista UNESCO
Immagini di oggi 6 novembre 2010.
Uno degli obiettivi di questo Blog e della pagina Facebook Amici dei Gatti di Su Pallosu è arrivare ad ottenere dall'UNESCO -Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura- l'inclusione nella Lista del Patrimonio dell'Umanità.Riteniamo che la Colonia Felina di Su Pallosu abbia tutte le carte in regola per diventarlo.Oltre all'unicità rappresentata dalla colonia felina marina, l'area-lo ricordiamo- è stata un sito archeologico nuragico e romano. Per questo avvieremo la richiesta ufficiale a tutte le istituzioni nazionali alle quali ci appelliamo per appoggiare la nostra proposta. Dagli enti locali interessati, alla Provincia, alla Regione Sardegna, sino al Governo Nazionale.
Immagini del 5 novembre 2010.
Abbiamo bisogno di tutto il vostro appoggio.Questa straordinaria colonia felina sul mare è un unicum al mondo che va preservato, tutelato e valorizzato.Quella di Sito Patrimonio dell'Umanità è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella Lista del Patrimonio dell'Umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità.La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale, dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.
giovedì 4 novembre 2010
Su Pallosu sui media
"LORO, GATTI DI MARE"
l'articolo del Corriere del Ticino
pubblicato oggi in Svizzera

"La Colonia più famosa d'Italia"
I GATTI DI SU PALLOSU
STAR INTERNAZIONALI
articolone sul quotidiano Svizzero
Il Corriere del Ticino

domenica 31 ottobre 2010
Esclusivo/ La storia del borgo marino
IL PRIMO FILM DI SU PALLOSU
girato nel lontano 1967
a Punta Tonnara
Pochi lo sanno e devo ammettere anch' io, senza l'amico Andrea Nonne, probabilmente non l'avrei mai saputo.Su Pallosu è stato set di un film ben prima che arrivasse Sabina Guzzanti con il suo "Le Ragione dell'Aragosta"(2007).Esattamente nel lontano 1967 proprio a Su Pallosu sono state girate le scene che vedete nel video qua sopra, del film " Giarrettiera Colt". Genere "spaghetti western", come andava di moda in quel periodo, in buona parte girato a San Salvatore (Cabras). L'attrice, guest star, che vedete in questa clip tratta dal film, è Nicoletta Rangoni Machiavelli. Il film è stato definito da Quentin Tarantino un vero capolovoro.Potete leggere qui la scheda della pellicola. http://www.spaghettiwestern.altervista.org/giarrettiera_colt.htm
Immagini splendide ed emozionanti.Vedere oggi questo spezzone di film con due cavalli e due attori in questo stupendo scenario delle "Piscine" naturali di Su Pallosu è davvero incredibile e irripetibile.Un vero e proprio spot promozionale permanente per il nostro territorio e l'immagine turistica di Su Pallosu.
( Tramonto sulla penisola di Punta Tonnara- Su Pallosu, di fronte a "Le Piscine", set dove sono state girate le scene di Giarrettiera Colt nel 1967-foto recente Blog Su Pallosu)
“GIARRETTIERA COLT fu un’esperienza incredibile: avevo già girato dei western “normali”, cioè con storie più o meno classiche, un po’ di violenza, per incassare sul filone spaghetti-western. Ma come GIARRETTIERA COLT, non ne avevo mai visti: la storia di questa donna con la colt nella giarrettiera la quale, tutta vestita e pettinata stile ottocento, con grande scollo e spacco laterale per, appunto, avere facile accesso alla giarrettiera, che cavalca tra le praterie e le saline della Sardegna e fa incontri con personaggi a dir poco strani...in più mio fratello era il produttore, il mio fetido boyfriend il vice produttore, mia madre era sul set (e venne da un giornalista scambiata per Shelley Winters). Ero circondata dai familiari e sapevo di non essere all’altezza. Ero stata programmata per non sentirmi all’altezza; e come sempre la mia reazione fu quella di nascondermi, fuggire. Il costumista/scenografo Piero Gherardi, di fama mondiale, il quale era anche colui che mi aveva “scoperto” qualche anno prima, si era offerto di creare il mio costume per Giarrettiera gratuitamente, ed era proprio un costume alla Gherardi! Uno scollo vastissimo, stoffa setosa di colore rosa/beige, cappellino appena appoggiato sui boccoli neri, con una veletta vezzosa...La trama del film era inusuale e non la ricordo tanto bene, ricordo l’albergo sulla spiaggia in Sardegna nel quale si abitava praticamente tutti; le note facce di truccatori elettricisti e maestranze che avevo già conosciuto in altri film; le facce sconosciute di attori e attrici che andavano e venivano per qualche giorno secondo la loro partecipazione; gli scrittori del film che erano comici e sempre agitati; il mio boyfriend fetido che urlava quando andavamo a letto e scopava con gran diletto giovani attrici in cerca di parti che gli capitavano sottomano. E poi due personaggi maschili che non dimenticherò mai: l’istruttore dei cavalli, il “cavallaro” Enzo e l’attore greco, Yorgo. Ogni mattina, vestita e truccata con ciglia finte e tutto il resto, avevo qualche oretta per imparare a cavalcare all’amazzone (cioè di traverso, ahi ahi!). Enzo era l’addetto ai cavalli per il film, li curava, li faceva muovere a seconda delle esigenze della scena, e aveva scelto per me il cavallone “Bimbo” : un cavallo mansueto e bonaccione che galoppava a ridotta velocità in paragone agli altri. Mi sforzavo ad essere una brava cavallerizza, anche se quella posizione traversa era scomodissima. Dovetti imparare a tirar fuori la colt dalla giarrettiera mentre con l’altra tenevo le redini e Bimbo galoppava. Su quella sella western piena di borchie, le mie calze a rete non proteggevano le mie povere gambe: quanti lividi la sera, e che dolore! La velina del mio cappello a volte impediva la vista. Ma grazie ad Enzo, che m’incoraggiava e con il suo forte accento romano mi diceva tutte le mattine quanto ero bella e quanto ero brava, le scene a cavallo riuscivano. Almeno in parte. Mi ricordo la prima mattina in cui dopo che Bimbo aveva cominciato un lieve trotto, Enzo che cavalcava parallelo a me, vicinissimo, mi disse di infilare i talloni degli stivaletti nei fianchi del cavallo, e Bimbo partì al galoppo. Il balzo mi spaventò, persi il cappellino, ma Enzo era lì che mi spronava: ”Brava, brava, piegati davanti, lasciati andare, stringi forte le ginocchia...”. Dopo pochi minuti ero esilarata: il vento in faccia, la sensazione di velocità e quella di essere tutt’una con l’animale che correva, l’impressione di aver finalmente imparato. Poco dopo, da ferma, risi tanto. Una delle poche risate di quel mio periodo buio. Yorgo, invece, fu l’amore a prima vista: bellissimo, caldo, morbido e affettuoso, era venuto per un periodo di due settimane e appena conosciuti, ci vedevamo di nascosto dove potevamo. Alla fine della sua permanenza, abbiamo girato insieme una scena d’amore, in una stalla adibita a studio cinematografico, con letto e tutto. Nella troupe, chi lavorò in quella scena, fra macchinisti, elettricisti e truccatori, senz’altro gustò il sapore di cosa c’era nella realtà tra noi due. Perfino la mia mamma mi diceva: “State così bene insieme, dovresti proprio pensarci”, ben sapendo che il mio trucido e vile boyfriend osservava tutto e non mi avrebbe mai lasciata. Ero la sua gallina dalle uova d’oro. Le uova d’oro della gallinella attricetta. Anche Yorgo aveva una bella ragazza rossa che un bel giorno arrivò da Roma e gli piantò una di quelle grane...La vita, però, ci rimise insieme qualche anno dopo, in quel benedetto anno 1969 che cambiò la mia vita insieme quella di tanti altri…”
http://www.spietati.it/speciali/nicoletta-machiavelli/kill_bill_e_giarrettiera_colt.htm
venerdì 29 ottobre 2010
Prolungata la stagione di pesca
CORALLO, PROROGA
SINO AL 15 NOVEMBRE

La proroga della pesca è una misura per la quale la Giunta ha valutato la compatibilità con gli obiettivi di sostenibilità del prelievo del corallo ed è in linea con il modello gestionale della pesca del corallo adottato dalla Regione Sardegna che, come ribadito anche a settembre ad Alghero durante il seminario internazionale della Commissione generale della pesca per il Mediterraneo (organismo che fa capo alla Fao dell’Onu), è ritenuto un punto di riferimento a livello mediterraneo. (dc/l.al.)

Informazioni sulla pesca del corallo
- Nella stagione 2009 in Sardegna sono stati pescati circa 2.000 kg di corallo.
- Il titolare dell’autorizzazione regionale può pescare giornalmente una quantità di corallo non superiore a 2,5 kg, la cui taglia minima deve avere il diametro basale di 10 mm, con una tolleranza massima del 20% (diametro ricompreso tra 8 e 10 mm.) nel raccolto giornaliero.
- La pesca può essere esercitata in tutte le acque territoriali della Sardegna a profondità non inferiori a 80 metri.
- Ciascuna imbarcazione di appoggio può essere utilizzata al massimo da due corallari, compreso il corallaro imbarcato per ragioni di sicurezza.
- Nella stagione 2010 sono state 22 le autorizzazioni rilasciate (sulle 30 massime stabilite).
mercoledì 27 ottobre 2010
martedì 26 ottobre 2010
La Regione allunga la stagione
"ARRIZZONERIS",
VIA ALL'INVASIONE
attesa a Su Pallosu la consueta orda,
ma i ricci son sempre meno

Il provvedimento disciplina anche le categorie autorizzate: i pescatori marittimi professionali iscritti nell’apposito registro (che possono operare esclusivamente dall’imbarcazione); i 189 pescatori professionali subacquei con licenza, che possono pescare in apnea o con apparecchi ausiliari di respirazione (pesca a mano o con qualsiasi strumento corto); i pescatori sportivi o dilettanti.
Per quanto riguarda le quantità giornaliere prelevabili, ogni pescatore sub e marittimo professionale può raccogliere massimo 3 ceste (circa 1500 ricci), mentre il pescatore sportivo può raccogliere massimo 50 esemplari per consumo personale ed esclusivamente durante il periodo consentito dal calendario.
Infine, il decreto stabilisce che detenzione, trasporto e commercializzazione dei ricci prelevati nelle acque territoriali della Sardegna, è consentita sino al 4 maggio 2011
Interrogazione per la salvaguardia della colonia felina
I GATTI DI SU PALLOSU
IN CONSIGLIO REGIONALE
e la ASL va sotto accusa

Ma ecco il testo ufficiale dell’interrogazione depositata in Regione alla quale ora dovrà dare risposta la Giunta regionale guidata dal Governatore Ugo Cappellacci rappresentata dall'Assessore alla Sanità Antonello Liori.

Consiglio Regionale
XIV Legislatura
Interrogazione con richiesta di risposta scritta sul mancato riconoscimento della colonia felina di Su Pallosu (San Vero Milis) da parte della ASL di Oristano
Premesso che
- nella colonia felina di Su Pallosu, borgata marina del comune di San Vero Milis, provincia di Oristano, sono 40 i gatti di cui da anni gli abitanti della frazione si prendono volontariamente e interamente cura, sia per l'alimentazione che per tutte le cure sanitarie;
- come già accade ormai da anni presso la nota colonia felina di Largo di Torre Argentina (Roma), che sorge su antiche rovine romane, anche quella di Su Pallosu è diventata una vera e propria attrazione della borgata marina;
- il sito di Su Pallosu è infatti un conosciutissimo sito archeologico romano (numerose le anfore romane ritrovate sui fondali della zona) e nuragico e rappresenta quindi un sito in cui l’aspetto turistico si compone anche e soprattutto di quello archeologico-naturalistico;
- proprio gli scavi archeologici realizzati sulla spiaggia della borgata da parte dell'Università di Roma e guidati dalla Soprintendenza di Cagliari, hanno rilevato l'esistenza di un ricco deposito costiero, ufficialmente segnalato anche dai seguenti siti ufficiali:
http://uniroma.academia.edu/documents/0059/4134/SuPallosuPoster.pdf
Constatato che
- della colonia felina si sono occupati diversi network e giornali sardi e italiani (fra gli altri il Tg di Studio Aperto-Mediaset, il sito on line del quotidiano L’Unità, e Radio Capital );
- una notevole mobilitazione è partita anche da vari siti Internet e in particolare dal gruppo Amici dei Gatti di Su Pallosu creato sul Social Network Facebook, al quale hanno aderito da tutto il mondo oltre 800 persone, fra esperti del settore, volontari e simpatizzanti, molti dei quali oltre ad aver annunciato di recarsi a visitare la colonia di Su Pallosu, hanno manifestato la propria disponibilità ad adoperarsi affinché la colonia venga tutelata;
- Gli abitanti di Su Pallosu hanno inoltrato alla Asl di Oristano - Servizio Veterinario (tramite raccomandata con ricevuta di ritorno) due missive:
1) Con la prima, inviata in data 10 giugno 2010, è stato richiesto l’intervento dell’autorità sanitaria per la sterilizzazione dei felini, ai sensi della normativa vigente in materia;
2) Tramite la seconda, inviata in data 15 Ottobre 2010, si comunicava di voler procedere attraverso propri fondi alla sterilizzazione (non avendo a tutt’oggi ottenuto da parte della Asl competente alcuna risposta alla precedente richiesta);
Sottolineato che
- l’ art. 2 comma 8 della Legge Nazionale 281 stabilisce testualmente che “[…] i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo”;
- la Legge Regionale 1 agosto 1996, n. 35 Integrazioni e modifiche alla legge regionale 18 maggio 1994, n. 21, recante: «Norme per la protezione degli animali e istituzione dell' anagrafe canina.»; la Legge Regionale 18 maggio 1994, n. 21 Norme per la protezione degli animali e istituzione dell’anagrafe canina e successive modificazioni; il Regolamento di attuazione della Legge 14 agosto 1991, n. 281 e della Legge Regionale 18 maggio 1994, n. 21 e della Legge Regionale 1° agosto 1996, n. 35 sulla prevenzione del randagismo emanato attraverso D.P.G.R. 4 marzo 1999, n. 1 e pubblicato nel B.U.R. 29 aprile 1999, n. 13 sanciscono l’assoluta competenza e dovere d’intervento da parte delle Asl per ogni segnalazione di colonia felina esistente ;
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali siano i motivi che impediscono alla Asl di Oristano di riconoscere l’esistenza della colonia felina di Su Pallosu;
2) perché la Asl non abbia ancora provveduto a procedere alla sterilizzazione dei felini così come previsto dalla normativa vigente;
3) Se sia nelle loro intenzioni di predisporre i dovuti interventi igienico-sanitari sopra citati predisponendo la copertura totale delle spese che tale intervento comporta;
4) se intendano intraprendere e/o se eventualmente abbiano già intrapreso iniziative mirate a promuovere un turismo sostenibile in relazione alla colonia felina di Su Pallosu.
Cagliari, 25/10/2010
Claudia Zuncheddu
Titolo di studio: laurea in medicina e chirurgia. Professione: Medico.
Si laurea in Medicina e Chirurgia specializzandosi in Malattie Tropicali all’università di Milano; è inoltre giornalista pubblicista e autrice dei libri: “Parigi-Pechino sulle orme di Marco Polo” (un reportage su un rally automobilistico attraverso i deserti e i popoli asiatici, cui partecipò come pilota) e “Africana” (catalogo di una collezione di oggetti di vita quotidiana e di arte africana esposta al museo archeologico di Villanovaforru e successivamente al museo Lazzaretto di Cagliari).Ha un ricco curriculum di lunghi viaggi per il mondo, con forte predilezione per l’Africa. Esperta di deserti e profonda conoscitrice delle popolazioni nomadi del Sahara, dai tuareg ai peul-bororo, agli haoussa, ai pigmei della foresta equatoriale, ai tebu: popoli dei massicci del Sahara, sino agli indios delle Ande. Il suo nome ha inoltre risonanza a livello nazionale e internazionale come pilota di rally-marathon. Unica donna pilota italiana ad aver partecipato a numerose corse automobilistiche nei deserti (Parigi-Dakar, Rally dei Faraoni, Parigi-Città del Capo, Rally di Tunisia, Parigi-Pechino etc). La passione per lo sport la conduce sulle Ande Boliviane con un trekking attraverso i ghiacciai perenni sino alla foresta equatoriale. Nel 1986 per la prima volta una donna entra nelle selezioni del Camel Trophy, sfatando l’immagine dell’avventura rigorosamente maschile, arrivò alla finale nazionale. La sua partecipazione alle finale mondiale disputata in Madagascar, nonostante fosse sostenuta da tutta la stampa, fu compromessa da un veto internazionale, secondo cui la Camel non permetteva l’accesso a nessuna donna, che potesse mettere in discussione il mito dell’avventura come prerogativa esclusivamente maschile. Appassionata di antropologia ha preso parte a diverse spedizioni scientifiche:- Niger (studio sui popoli dei massicci sahariani: Tibesti e Termit); - Fascia del Sahel (studio sulla cultura Tuareg, Peul-Bororo, Haoussa;- Zaire (studio sui pigmei del Monte Ohio).Sostenitrice della solidarietà fra i popoli, è da sempre impegnata sul sociale sia a livello locale, che a livello internazionale privilegiando l’Africa.Collabora con diverse etnie concentrate nel Grande Delta del Fiume Niger, su un progetto di sviluppo delle risorse umane e sociali.Da anni collabora con i Tuareg del Mali. E’ per loro che con le entrate economiche delle due esperienze museali ha contribuito alla costruzione di un pozzo. Attualmente è in corso una campagna per la fondazione di un accampamento scuola per 400 bambini Tuareg nel Sahara del Mali. Per il biennio 2004-2005 le è stato attribuito il Premio Eleonora d’Arborea come donna sarda più rappresentativa a livello nazionale e internazionale.
Proclamata consigliere in data 19/03/2009.
Consigliere regionale dei ROSSO MORI
Il suo Blog è : http://claudiazuncheddu.splinder.com/
lunedì 25 ottobre 2010
La Asl non riconosce la colonia felina
LA CARICA DEI MILLE
Boom d'iscrizioni al gruppo FB
Amici dei Gatti di Su Pallosu

domenica 24 ottobre 2010
Archeologia subacquea a Su Pallosu
TERMINATE LE RICOGNIZIONI
DEL CONSORZIO UNO
venerdì 22 ottobre 2010
Appuntamento domenica alle 9.30
ALLA SCOPERTA DI SU PALLOSU
visita guidata al borgo marino
e alla colonia felina
San Vero Milis, Italy
Organizzato dalla pagina Facebook: Amici dei gatti di Su Pallosu
La straordinaria colonia felina di Su Pallosu-unica al mondo dove i gatti stazionano anche sulla spiaggia- sarà aperta a chiunque volesse visitarla.Sarete accompagnati direttamente nelle aree di stazionamento dei gatti.La visita include un piccolo tour alla scoperta del borgo marino.E' consigliato portare la macchina fotografia e la videocamera.Chi viene puntuale alle 9.30 ha maggiori probabilità di vedere più gatti.Con discrezione e silenzio potrete visitare anche le gatte che stanno allattando. Sono graditi croccantini o altri alimenti per i mici.Visita e fai conoscere anche tu la colonia felina di Su Pallosu.Le visite guidate sono completamente gratuite.
lunedì 18 ottobre 2010
La colonia felina a Studio Aperto:
"UN REGALO DA 20 MILA EURO
AL COMUNE DI S.VERO MILIS"
parola di Andrea Nonne,
esperto in marketing


E allora riproponiamo qua sotto integralmente la sua arguta riflessione, interamente dedicata a Su Pallosu e alla promozione turistica della nostra borgata.Un post che ci riguarda da vicino ed è intitolata:
SU PALLOSU. MARKETING FELINO
E MARKETING CROSTACEO A CONFRONTO
(Nel video l'ormai celebre passaggio al Tg di Studio Aperto di Su Pallosu e dei suoi gatti-dove la giornalista storpia leggermente l'articolo "Su" Pallosu, diventa "Sa" Pallosu )
Magari chi mi conosce bene può prendere queste mie riflessioni come le esagerazioni di uno che, crescendo a Sa Rocca Tunda, vedeva davvero il mondo finire in quella palla di fuoco arancione che al tramonto si tuffa in quello scorcio di mare posto tra una lingua di sabbia e un isolotto. Già, quell’isolotto che nella mente di un bambino diventa tutto: l’isola del tesoro, l’isola dei fantasmi, il posto irraggiungibile da raggiungere al più presto.
Eppure non devo essere l’unico se è vero che da sempre questo posto attira le telecamere con una facilità disarmante. Magari Is Arutas, Sa Mesa Longa o San Giovanni di Sinis possono piacere di più, fatto sta che dai tempi degli spaghetti western fino ai giorni nostri, quando una telecamera posa il suo sguardo sul Sinis, alla fine si ferma più qui che altrove. E’successo qualche anno fa col film della Guzzanti “Le ragioni dell’aragosta”; è successo in questi giorni con questo servizio di Studio Aperto. Ed è proprio di questi due casi che vorrei parlare, andando a vedere se e come le due esperienze hanno sfruttato il potere dello schermo per promuovere il territorio.
Il film della Guzzanti non è un film su Su Pallosu e neanche un film sui pescatori di Su Pallosu. E’un film sulla Guzzanti e sulla sua visione della vita, cui la vicenda dei pescatori fa da sfondo. In tutto ciò Su Pallosu non compare, o almeno non compare nei suoi aspetti caratterizzanti. La telecamera non cattura l’aria, l’atmosfera, la vita del luogo, ma anche il valore paesaggistico passa del tutto inosservato. Non una ripresa che renda giustizia al turchese cangiante del mare, alla sabbia dorata, agli spettacoli delle rocce solitarie o ai tramonti mozzafiato. Ma non si può certo fare una colpa di questo alla Guzzanti o allo staff della produzione: l’obbiettivo del film non era quello di mostrare le meraviglie del Sinis ma di mettere in scena passato e presente di Guzzanti&Co. Tuttavia il potenziale promozionale che il film avrebbe potuto esprimere era enorme. Serviva un input, un intervento dell’amministrazione comunale volto ad inserire nel film 4-5 minuti di ripresa realizzati con la finalità di promuovere il territorio. Una ripresa che rendesse giustizia ai tramonti che questo posto sa offrire, un bagno in mare dei protagonisti nelle ore centrali della giornata quando l’acqua ha un colore meraviglioso. Azioni semplici da realizzare che avrebbero dotato il territorio di uno strumento promozionale interessantissimo. Probabilmente sarebbe bastata una semplice richiesta alla produzione, magari motivata dall’esigenza di alleviare la piaga della disoccupazione, o al limite vincolare l’autorizzazione ai lavori all’inserimento delle suddette scene. Se poi si pensa al fatto che anche Renato Soru è riuscito a ritagliarsi un cameo nel film si capisce che non stiamo parlando di un’ impresa titanica. Il film-tourism, ossia la promozione del territorio attraverso il cinema, è uno strumento sempre più utilizzato dalle amministrazioni per promuovere le destinazioni. Esempi celebri sono la saga de “Il signore degli anelli” e “Australia” veri spot pubblicitari alla natura incontaminata dell’Oceania, ma è curioso anche il caso di “New Moon” secondo episodio della plurimiliardaria saga postpuberale di “Twlight”. Il film è tratto dall’omonimo romanzo che vede alcune scene ambientate a Volterra. Ebbene durante la trasposizione cinematografica il vicino borgo di Montepulciano diventa Volterra. Le notizie ufficiali parlano di scelte tecniche, vero è che Montepulciano non solo ha registrato il tutto esaurito nei giorni delle riprese ma è anche diventato la meta dei sogni per milioni di adolescenti aspiranti necrofile. Il film tourism non è altro che uno sviluppo del product placement, ovvero quella pratica che consiste nell’esporre marchi, prodotti e insegne all’interno delle pellicole. La Sardegna è una miniera di opportunità, vista la sua predisposizione a farsi guardare, ma sembra che nessun amministratore finora ci abbia pensato; in compenso la Disney ha deciso di girare una sua fiction sul Flumendosa, dopo che i suoi tecnici sono rimasti incantati dalla bellezza dei luoghi.
Ma torniamo a Su Pallosu e al film della Guzzanti. Una grossa, ghiotta occasione persa dunque, ma le occasioni per gli ottimisti non capitano mai una volta sola ed ecco che, dopo pochi anni, Su Pallosu si trova di nuove le telecamere puntate. Succede infatti che un residente di Su Pallosu, Andrea Atzori, prende a cuore la causa della colonia felina che vive attorno alla sua casa. E visto che mantenere una quarantina di pelosi costa e pure tanto, deve ingegnarsi per finanziare l’opera pia. Così oltre a dar vita ad una serie di souvenir a tema, essendo un giornalista, intuisce subito che il futuro della colonia dipende dalla visibilità che riuscirà a dare al problema. Contattare le redazioni non è un grosso problema ma quello che ci vuole è una grande idea, un elemento che differenzi questi gatti da tutti gli altri, ciò che nel gergo del marketing viene chiamato il plus. Succede l’incredibile. I gatti, forse inizialmente attratti dai residui dell’intensa attività di pesca, si avvicinano in spiaggia e la spiaggia li piace e allora cominciano a scendere in spiaggia sempre più spesso, contrariamente all’atavica tendenza dei gatti a star lontano dall’acqua. Eccolo qui il “plus”, qualcosa che differenzia questi gatti da tutti gli altri e li rende unici, ponendoli di fatto in posizione di monopolio rispetto a tutti gli altri felini nel settore del turismo balneare. “Dove i gatti scendono in spiaggia” è appunto il titolo del video che impazza sul web e che ha attirato l’attenzione di numerose redazioni sarde e italiane. Un’ idea che dimostra come in pubblicità, spesso, la genialità coincide con la semplicità, e del resto le carriere di mostri sacri del settore quali Burnett, Reeves e Sanna sono li a ribadirlo. Un concetto valevole a maggior ragione nel marketing virale, che consiste nella realizzazione di messaggi veicolati in forme non convenzionali (dal web alla strada) e basati su idee fortemente contagiose. Ed è proprio sul meccanismo del contagio (come nel caso dei virus da cui il nome virale) che si basa il successo di questo tipo di idea; il fatto che il contagio avvenga con il passaparola o con la condivisione su un social network, non cambia la sostanza: i destinatari della campagna diffondono gratuitamente ad altri utenti che a loro volta alimentano la catena eliminando di fatto i mostruosi costi di diffusione di una campagna pubblicitaria tradizionale. Ma il potenziale del video non si esaurisce nel nobile intento animalistico, per il semplice fatto che il plus dei gatti (gli unici che scendono in spiaggia) è speculare al plus della spiaggia (l’unica con i gatti). Provate a fare due calcoli: quanti sono gli amanti delle spiagge e dei gatti? Quanti vorrebbero assistere allo spettacolo di vedere i loro animali preferiti scorribandare allegramente nel meraviglioso mare della Sardegna? O semplicemente, quante persone incuriosite dal video scoprono l’esistenza e la bellezza della spiaggia di Su Pallosu? La visibilità che i gatti, coadiuvati dall’ingegno di Andrea, regalano alla marina di San Vero Milis vale oro. Un esempio concreto può aiutarci a capire: il servizio di Studio Aperto di qualche giorno fa mostra per oltre 10 secondi la spiaggia di Su Pallosu invasa dai gatti. Uno spot televisivo di 30 secondi durante un tg come Studio Aperto costa non meno di 60/70 mila euro. In un certo senso quindi, se la matematica non è un’opinione, non è scorretto affermare che Andrea e i suoi gatti hanno fatto al comune di San Vero Milis e alla provincia di Oristano un regalo del valore di oltre 20 mila euro. Ma c’è di più; un video di questo tipo ha un potenziale commerciale infinitamente più alto di uno spot tradizionale per due semplici motivi. Uno: la nostra vita è bombardata di pubblicità per cui tendiamo ad abbassare la nostra soglia di attenzione davanti ad uno spot; davanti ad un video di questo tipo invece, così come davanti ad un film, siamo più attenti perchè realmente interessati al contenuto che scegliamo spontaneamente, a differenza di uno spot che ci viene imposto dall’emittente. Il secondo motivo, riconducibile sempre alla saturazione pubblicitaria della nostra vita, è legato alla maggior fiducia che proviamo verso una comunicazione che non percepiamo finalizzata a scopi promozionali o commerciali.
Le vie della promozione per una destinazione sono veramente infinite ma generalmente molto onerose. Su Pallosu ha avuto la fortuna, negli ultimi anni di averne ben due. Una, legata appunto al film della Guzzanti, è ormai andata persa a causa della distrazione della vecchia amministrazione.
Andrea Nonne
http://grandeovest.com/2010/10/17/su-pallosu-marketing-felino-e-marketing-crostaceo-a-confronto/
domenica 17 ottobre 2010
Dopo il tg di Italia Uno...
I GATTI DI SU PALLOSU
A RADIO CAPITAL
Dopo il TG Studio Aperto di Italia Uno (Mediaset), ancora un importante network nazionale si occupa degli straordinari gatti di Su Pallosu.E' l'emittente nazionale RADIO CAPITAL (gruppo L'Espresso).L'intervista di Fabio Arboit- che potete riascoltare nel file qui sopra- è andata in onda oggi domenica 17 ottobre alle 10.30 nel corso del programma "Capital Week End ".
Ecco il passaggio del Tg di Italia Uno, Studio Aperto, (Mediaset) dedicato ai gatti di Su Pallosu.
giovedì 14 ottobre 2010
Su Pallosu sui media
MOBILITAZIONE NAZIONALE
nuovo articolo su La Nuova Sardegna
dedicato ai gatti
della nostra borgata marina
mercoledì 13 ottobre 2010
Gli abitanti sostituiscono
gli enti pubblici
PULIZIA DELLA CUNETTA
FAI DA TE !
per una Su Pallosu decorosa
Così si presentava la cunetta di Su Pallosu in via ZiuTriagus (da dopo l'Hotel Su Pallosu sino all'inizio della salita verso "Le Piscine") fino alla fine del mese di luglio.La stessa strada, la carreggiata si presentava invasa d'erba.Dall'anno prima, sempre sul bordo strada, c'erano accatastati anche i rami delle palme tagliate dagli LSU (lavoratori sociamente utili) del comune di San Vero Milis.In basso potete fare la differenza su come si presenta oggi.
Il 25 luglio è arrivata (su nostra insistenza) la macchina tritura erba inviata dalla Provincia che ha lasciato li lì quanto tagliato quel giorno e pure i rami tagliati l'anno prima dagli LSU.Con gravi rischi sanitari (topi, zecche) e d'incendio.
Questi siamo noi abitanti di Su Pallosu che abbiamo fatto quello che non ha fatto nessun altro ente pubblico in un'area che non è privata.
Ecco i mucchi della nostra raccolta